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Un rapporto dell’OCSE rivela che il Brasile si distingue come la seconda principale destinazione per gli investimenti diretti esteri nel 2023.

Secondo il rapporto recentemente pubblicato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), nel 2023 il Brasile si è distinto come la seconda destinazione principale per gli Investimenti Diretti Esteri (IDE). L’anno scorso, il paese ha ricevuto 64 miliardi di dollari, secondo soltanto agli Stati Uniti, che hanno attirato 341 miliardi di dollari. Il Canada occupa il terzo posto, con 50 miliardi di dollari.

Nonostante la posizione favorevole, il rapporto dell’OCSE mostra che i flussi globali di IDE continuano a riflettere una tendenza al ribasso, rimanendo al di sotto dei livelli pre-pandemia per il secondo anno consecutivo. Questa riduzione è attribuita alle tensioni geopolitiche e agli alti tassi di interesse in diverse economie. Nel 2023, il flusso globale di investimenti diretti esteri è diminuito del 7% rispetto al 2022, per un totale di 1,36 trilioni di dollari, con oltre due terzi dei paesi membri dell’OCSE che hanno mostrato una riduzione degli investimenti.

Nello specifico, in Brasile si è registrato un calo del flusso di IDE rispetto al 2022 del 13%. Tuttavia, questa diminuzione è stata meno pronunciata rispetto ad altri paesi, come Cina (78%), India (44%), Italia (43%), Spagna (20%) e Francia (18%).

Al contrario, alcuni paesi hanno registrato un aumento dei flussi di IDE nel 2023. Spicca l’Argentina con una crescita del 49%, la Germania con il 34% e il Cile con il 25%.

Secondo le informazioni diffuse dalla Banca Centrale, la tendenza alla ripresa nell’attrarre investimenti diretti esteri si sta già materializzando. Nel marzo 2024, il Brasile ha ottenuto il miglior risultato degli ultimi 12 anni per il mese, ricevendo un totale di 9,6 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda i cosiddetti progetti greenfield – nuovi progetti iniziati da zero – si osserva una tendenza opposta tra le economie avanzate ed emergenti. Nei paesi sviluppati si è verificata una riduzione del 20% sia nel volume del capitale speso che nel numero di progetti annunciati. Nelle economie emergenti, invece, si è registrato un aumento del 21% nella spesa in conto capitale ed una crescita del 9% nel numero di progetti annunciati.

La solida presenza del Brasile come una delle principali destinazioni per gli investimenti diretti esteri evidenzia la rilevanza del paese nello scenario economico globale, soprattutto in un contesto di generale contrazione dei flussi di IDE. Questa performance evidenzia la resilienza e il potenziale di crescita del mercato brasiliano, oltre a riaffermare l’importanza delle politiche economiche e legali che promuovono un ambiente attraente per gli investitori stranieri. L’analisi degli investimenti greenfield, in particolare, suggerisce uno scenario promettente per le economie emergenti come quella brasiliana, nel panorama degli investimenti globali.