Il Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ) ha approvato le nuove regole per l’omologazione degli accordi stragiudiziali, al fine di ridurre la quantità dei ricorsi giuslavoristi.
La risoluzione prevede che, un accordo sottoscritto tra il datore di lavoro ed il dipendente per la cessazione del contratto, qualora omologato dalla Giustizia del Lavoro, darà piena quietanza. Ossia, il dipendente non potrà in futuro intentare un’azione giuslavorista in merito a quanto concordato.
Secondo il relatore, Ministro Luís Roberto Barroso, la risoluzione garantisce non soltanto la tutela del dipendente, che dovrà essere assistito da un avvocato o dal sindacato, ma anche la sicurezza giuridica per il datore di lavoro.
L’Accordo da sottoporre ad omologazione potrà risultare dalla trattativa diretta tra le parti o dalla mediazione che antecede il procedimento e spetterà al Giudice che omologherà l’accordo verificare la legalità e la ragionevolezza di quanto pattuito. È importante notare che, qualora il Giudice individui qualche illegittimità o squilibrio, l’omologazione potrà essere rigettata.
La delibera sarà valida per i primi sei mesi dalla sua attuazione, soltanto per gli accordi superiori a 40 salari minimi, fermo restando che dopo tale periodo la sua applicabilità sarà rivalutata.
Come visto, la misura garantisce alle imprese maggiore sicurezza giuridica riguardo agli accordi sottoscritti, evitando che queste firmino accordi con ex dipendenti e siano uccessivamente richiamate in causa.
Ulteriori informazioni possono essere fornite dal nostro team di Diritto del Lavoro.
Per Laura Lanser Bloemer, avvocato del lavoro presso Guarnera Advogados
