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 L’ultima minaccia all’ottenimento e all’accesso alla cittadinanza italiana

Il senatore Roberto Menia, del partito Fratelli d’Italia, ha presentato il disegno di legge n. 752 che mira a modificare alcune disposizioni della Legge 91 del 1992, che dettaglia le norme sulla

cittadinanza italiana.

La prima parte del suddetto progetto parla della riapertura dei termini, per i cittadini italiani che per qualche motivo hanno perso la cittadinanza italiana, affinché possano presentare domanda di riacquisizione.

Tuttavia, l’aspetto che tende a riaprire polemiche più forti sulla discussione riguarda le possibili restrizioni al diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana, ossia:

Analizzando brevemente la relazione del Senatore Menia, si riscontra che lo stesso ritiene che lo Stato italiano ha intenzione di mantenere i legami con la sua comunità e i suoi discendenti. Tuttavia, le modifiche legislative proposte attraverso questo progetto di legge avrebbero come obiettivo quello di rimuovere le pretese di coloro che intendano ottenere soltanto il

passaporto italiano, senza conoscere la lingua o la cultura del Paese. Per non parlare dell’elevato numero di documenti contraffatti che inducono le autorità in errore, concedendo la cittadinanza a chi in realtà non ne avrebbe diritto.

Pertanto, oltre a limitare la richiesta di cittadinanza alla terza generazione, verrebbe introdotto anche il requisito della conoscenza della lingua italiana (a livello equivalente al B1), nonché quello di un periodo minimo ed ininterrotto di residenza di 1 anno prima della presentazione della richiesta, che verrebbe presentata esclusivamente al comune italiano di residenza.

Si tratta di un disegno di legge che dovrà ancora essere validato e sanzionato negli altri ambiti legislativi italiani e, qualora fosse promulgato, costituirà una segmentazione del riconoscimento della cittadinanza italiana attualmente molto ampio. Ovviamente, nel rispetto delle caratteristiche e delle tempistiche dei provvedimenti preparatori, ottemperando alle attuali prescrizioni, in caso di interesse nel presentare questo processo, non è necessario

attendere alcuna modifica legislativa non essendovi alcuna certezza sullo scenario che si verrebbe a costituire in caso di modifica della legislazione italiana.