Il governo brasiliano si staimpegnando per trasformarel’ambiente degli affari in Brasile, rendendo migliore la normativa per gli imprenditori e le aziende che muovono la nostra economia.
Vogliamo illustrare alcune importanti modifiche apportate dal Marchio Legale delle Startup, che è laLegge Complementare 182, e dalla Legge 14.195/21 per il funzionamento delle società.
Una delle principali piattaforme del governo per l’aera economica èil miglioramento della posizione del Brasile nel ranking diffuso dalla Banca Mondiale dei migliori paesi per fare affari.
Per raggiungere tale obiettivo il governo sta adottando una serie di misure con l’obiettivo di ridurre il cosiddetto costo-Brasile, che include meccanismi per accelerare l’apertura di aziende nel paese, ridurre la burocrazia per l’imprenditorialità, oltre a creare un marchio regolamentare specifico per le aziende di tecnologia, nel tentativo de stimolare la nascita e lo sviluppo di queste aziende.
E all’interno di queste normative, ha anche approvato l’introduzione di una serie di dispositivi che modificano le regole di funzionamento de alcuni tipi societari, in particolare delle società per azione.
Queste modifiche mirano alla riduzione del costo di mantenimento di queste società, che storicamente è stato più alto del costo di mantenimento di altri tipi societari, come quello delle società limitate. Se le società per azione erano ignorate dalle società limitate anche a causa del loro elevato costo di mantenimento, tali modifiche tendono a diminuire la distanza e permettere l’adozione di questo tipo di società anche dalle piccole e medie imprese.
Con l’avvento del Marchio Legale delle Startup e la Legge 14.195/21 sono state implementate importanti modifiche in relazione all’amministrazione delle società per azioni, rispondendo alla vecchia domanda di imprenditori nazionali ed investitori stranieri.
Il Marchio Legale delle Startup ha modificato la Legge delle Società per Azioni ed ha reso possibile a queste società di avere soltanto un direttore statutario nominato. Prima, la Legge delle Società per Azioni stabiliva che queste società erano tenute ad avere almeno 2 direttori statutari, il che le rendeva più costose e burocratiche.
La Legge 14.195/21, a sua volta, ha permesso che fossero nominati direttori residenti e domiciliati all’estero, eguagliando il trattamento dato ai membri del consiglio di amministrazione, che già potevano essere residenti e domiciliati all’estero. Ma, serve sottolineare che anche la nomina del direttore residente e domiciliato all’estero resta condizionata alla costituzione di un rappresentante residente nel Paese, con poteri almeno fino a 3 anni dopo la fine del termine della gestione dell’amministratore.
Sebbene questa modifica risponda ad una richiesta ricorrente degli investitori stranieri, sotto l’aspetto pratico dovranno ancora essere osservate alcune lacune e alcuni punti devono ancora essere dovutamente indirizzati in quanto rendono difficile l’amministrazione quotidiana della società da parte di direttori residenti all’estero.
Ancora, è importante evidenziare che continua ad essere vietata la nomina di persone giuridiche per incarichi amministrativi.
Infine, anche se si tratta di una misura che intende semplificare il funzionamento delle società per azioni, è importante sottolineare anche che il legislatore ha optato come regola generale per le società aperte due punti rilevanti come modo di tutelare gli interessi degli azionisti minoritari di queste compagnie:
– ha reso obbligatoria l’elezione dei consiglieri indipendenti
– ha vietato l’accumulo delle cariche di presidente del consiglio di amministrazione e della carica di direttore-presidente o di principaledirigente della compagnia nella stessa persona, cosa già obbligatoria nelle compagne elencate nel Nuovo Mercato e che entrerà in vigore 360 giorni dopo la pubblicazione della legge.
Altri aspetti semplificati che hanno come obiettivo quello di diminuire la burocrazia riguardano le pubblicazioni obbligatorie la gestione dei libri e dei documenti della società.
Prima del Marchio Legale delle Startup, le società per azioni con meno di 20 azionisti e un patrimonio netto inferiore a 10 milioni di reais possono omettere di pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale e sui giornali a grande circolazione le dimostrazioni finanziarie ed i documenti ad essa connessi.
A partire da tale normativa le società per azioni che chiudono con un profitto lordo annuale fino a 78 milioni sono autorizzate ad effettuare tutte le pubblicazioni ordinate dalla Legge azionaria in maniera elettronica. La mancanza di necessità di realizzare qualsiasi pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale o sui giornali a grande circolazione rappresenterà un enorme risparmio per la compagnia, soprattutto per quelle di piccola portata.
Inoltre, diventa possibile alle società anonime chiuse la sostituzione di determinati libri societari fisici, soprattutto i libri di registro di azioni nominative, di trasferimento di azioni nominative, di verbali di assemblee generali e di presenza degli azionisti, con registri meccanizzati o elettronici. Ma continua ad essere obbligatoria la conservazione delle versioni fisiche, registrate presso la Camera di Commercio di competenza, dei libri di Verbali delle Riunioni del Consiglio di Amministrazione, di Verbali delle Riunioni Direttive e di Verbali e Pareri del Consiglio Fiscale.
Forse la grande modifica promossa nell’ambito di queste recenti normative è stata l’adozione del voto plurimo.
Per mezzo della Legge 14.195/21 è diventata possibile l’emissione di una o più classi di azioni ordinarie con attribuzione di voto plurimo, conferendo ai titolari di queste azioni più di un voto nelle deliberedi assemblea.
Questo meccanismo è ampiamente utilizzato in altre giurisdizioni e promuove uno sbilancio fra l’esposizione finanziaria dell’azionista nella compagnia ed i diritti politici da esso detenuti. Questa asimmetria, inoltre, è a volte vista come la radice di abusi commessi da azionisti che detengono queste azioni.
Proprio per questo motivo, il legislatore brasiliano ha modulato tale meccanismo ed ha stabilito una serie di limiti al voto plurimo, con l’obiettivo di tutelare la posizione degli altri azionisti, che non sono detentori della azioni ordinarie. Essi sono:
(i) le classi di azioni ordinarie che verranno ad essere create conferiranno al massimo 10 voti per azione.
(ii) il voto plurimo attribuito alle azioni ordinarie avrà un termine di vigenza iniziale fino a 7 anni, prorogabili per qualsiasi termine, purché siano osservate le direttrici legali affinché sia approvata questa proroga.
(iii) La creazione di queste azioni potrà avvenire sia nelle compagnie chiuse che nelle compagnie aperte, ma per queste ultime la creazione dovrà avvenire precedentemente alla negoziazione di qualunque azione o valore mobiliare convertibile in azioni di sua emissione nei mercati organizzati di valori mobiliari, come, ad esempio, la borsa di valori.
(iv) è stata vietata la realizzazione di operazioni di incorporazione, di incorporazione di azioni e di fusione di compagnie aperte che non adottino il voto plurimo, e le cui azioni o valori mobiliari convertibili in azioni siamo negoziati in mercati organizzati, in compagnie che adottino il voto plurimo, così come di scissione di compagnia aperta che non adotti il voto plurimo, e le cui azioni o valori mobiliari convertibili in azioni siano negoziati in mercati organizzati, per la costituzione di una nuova compagnia con adozione del voto plurimo, o l’incorporazione della parte scissa in compagnia che lo adotti.
(v) le azioni con voto plurimo saranno automaticamente convertite in azioni ordinarie senza voto plurimo nell’ipotesi di (a) trasferimento di tali azioni dai suoi titolari originari a terzi (salve le eccezioni previste per legge); e (b)contratto o accordo di azionisti, tra titolari di azioni con voto plurimo e azionisti che non siano titolari di azioni con voto plurimo, di disporre sull’esercizio congiunto del diritto di voto.
(vi) è stata proibita l’adozione di voto plurimo nelle votazioni dall’assemblea di azionisti che deliberino sul compenso degli amministratori e la stipula di transazioni con parti relazionate che rispondano ai criteri di rilevanza da essere definiti dalla Commissione di Valori Mobiliari.
(vii) alle aziende pubbliche, società ad economia mista, sue sussidiarie e società controllate direttamente o indirettamente dal pubblico potere è proibito adottare il voto plurimo.
L’adozione di questo sistema di voto plurimo può essere considerata un progresso per il mercato azionario brasiliano, che fornisce alle compagnie nuovi strumenti e più varietà per rispondere agli interessi dei diversi profili di azionisti che compongono il capitale sociale, marichiederà anche maggior cautela e attenzione agli organi pubblici nell’analisi degli atti praticati dagli azionisti detentori di tali classi di azioni.
In questo contesto, la CVM certamente avrà un ruolo in prima linea, una colta che le decisioni e le intese di questo organo serviranno come base per le decisioni del potere giudiziario.
Come vediamo in questo video, le modifiche apportate dal Marchio Legale delle Startup e dalla Legge 14.195/21 cambiano significativamente l’ambiente societario brasiliano. Le nuove regole semplificano l’amministrazione e la routine della società per azioni, oltre a creare nuove alternative per rispondere agli interessi dei diversi azionisti.
L’equipe di diritto societario del nostro studio è disponibile a fornire ulteriori informazioni ed aiutarvi su queste nuove regole.